Tempi: 4,5 ore (30 minuti di preparazione e 4 ore di cottura) Serving: 16 persone (un tacchino di circa 7-8 Kg) |
Shall we say grace?
Lo dice Sandra Bullock in The Blind Side quando decide che il Thanksgiving si festeggia tutti insieme a tavola e non sul divano davanti alla partita di football.
Il quarto giovedì di novembre in America si festeggia il Thanksgiving. Nello stesso giorno il pomeriggio ci si mette davanti alla televisione a guardare il football in attesa che arrivi il famoso Black Friday.
Attorno al Ringraziamento oggi c'è una gara al consumo, ma il primo Thanksgiving cominciò diveramente.
La tradizione di Thanksgiving è legata principalmente a un evento che avvenne nel 1621 a Plymouth, nell'attuale Massachusetts, quando un gruppo di coloni inglesi (i Pilgrims) si stabilirono nella colonia di Plymouth e incontrarono il popolo Wampanoag. I Wampanoag, guidati dal capo Massasoit, aiutarono i Pilgrims, insegnando loro a coltivare la terra, a cacciare e a raccogliere cibo. I due gruppi celebrarono insieme un banchetto che è spesso descritto come il "primo" Thanksgiving, dove si mangiarono chiaramente il tacchino, mais, patate dolci e zucche, anche se probabilmente il cibo che veniva servito era diverso da quello che associamo oggi al Thanksgiving moderno.
La festa del Ringraziamento
Se si vuole capire cosa sia il giorno del Ringraziamento, consiglio un film: Pieces of April, con Katie Holmes. Un film che parla di cucina, di famiglia con tutte le sue sfaccettature più particolari e che non nasconde le ombre più ombre del giorno del Ringraziamento. Insomma un film che parla del Ringraziamento in modo vero e non nel classico modo da Mulino Bianco, di cui tutti ci siamo profondamente stancati. La perfezione come ce la fanno vedere non esiste, ma questo è un altro discorso.
Viaggio e ricongiungimento
Il mio primo Ringraziamento negli Stati Uniti, avevo 16 anni e dalla Georgia abbiamo guidato fino a Baltimora, in Maryland. Un comodo viaggio di oltre 9 ore!
Il primo elemento del Ringraziamento, come in Pieces of April, è il viaggio. La famiglia di Katie Holmes si mette in viaggio, rigorosamente in macchina, per raggiungere la figlia a New York.
Il Ringraziamento è quel momento in cui le famiglie americane, disperse tra 50 stati di una enorme nazione, si ricongiungono. E tipico dei viaggi americani è l'uso della macchina, anche per coprire distanze lunghissime, la famosa road trip experience, di cui si conosce la Route 66 (oltre 3,700 Km!!!!!!!!!!!!!!!!!!!).
La macchina per l'americano è un simbolo di libertà, considerando soprattutto che oltre le relativamente poche grandi metropoli, gli Stati Uniti sono fatti di spazi enormi fortemente rurali dove, se non hai la macchina, non esisti.
Quindi partire per il Ringraziamento in macchina, anche dovendo guidare 80 ore è comunque un piacere perché parto quando mi pare, mi fermo quando mi pare, vado dove mi pare e, non di poco conto, in macchina mangio quello che mi pare, perché la gente in macchina porta veramente di tutto!
Famiglia
La famiglia negli Stati Uniti è qualcosa di diverso rispetto al nostro concetto di famiglia. Spesso ne diamo, io stessa lo faccio, giudizi di valore come: la nostra famiglia italiana è più "unita", come se la famiglia americana fosse invece meno famiglia. Come in tutto non c'è meglio o peggio, è diverso.
In Italia, le relazioni familiari tendono a essere più vissute, con un senso di dovere reciproco molto marcato. Sentirsi ogni giorno con i genitori, condividere gioie e dolori della vita con la famiglia (se ti tieni qualcosa per te, sentirai frasi tipo: Ma come mai non ci hai detto niente?), insomma in quanto figlio devi ai tuoi genitori almeno l'informazione sul tuo stato di salute, benessere fisico e mentale, etc.
Negli Stati Uniti, le relazioni familiari sono spesso meno "vincolanti" in termini emotivi, ma ciò non significa che siano meno significative: semplicemente, c’è una profonda maggiore accettazione dell’idea che ogni membro possa costruire un proprio percorso senza sentirsi in obbligo di aderire a quello della famiglia e di darne regolare avanzamento.
I genitori, negli Stati Uniti, incentivano i figli a creare la propria vita dando loro un orizzonte temporale chiaro di convivenza: 18 anni, 21 anni, ad un certo punto devi uscire di casa.
C'è un giorno in cui però la famiglia si deve riunire e non è Natale, perché le connotazioni religiose sono troppo forti nel Natale per abbracciare tutto il popolo americano. La festa, la riunione della famiglia americana avviene in un giorno assolutamente laico, che è il Ringraziamento.
Le ombre del Thanksgiving
Dopo l'incontro iniziale tra i coloni e i Nativi, la relazione tra i due gruppi cambiò drasticamente nei decenni successivi. I Pilgrims e altri coloni europei continuarono a espandersi e a colonizzare la terra, spingendo sempre più i popoli nativi fuori dalle loro terre ancestrali. Questo portò a conflitti violenti, guerre e alla perdita di territori e risorse per le popolazioni indigene.
Molti Nativi Americani vedono il Giorno del Ringraziamento non certo come una giornata di festa. Per loro, la festività è spesso un brutto promemoria delle sofferenze che il colonialismo ha portato, un simbolo della perdita delle loro terre e della loro cultura. Anziché un giorno di gratitudine per l'aiuto ricevuto, per i Nativi il Thanksgiving può rappresentare una giornata di riflessione sulla perdita, la lotta e la resilienza. Diverse tribù celebrano il "Giorno del Ringraziamento" come un giorno di "giornata di lutto" (mourning day), in cui ricordano gli effetti devastanti della colonizzazione sulle loro comunità.
In Pieces of April, Katie Holmes si ritrova a spiegare ad una famiglia cinese il significato del Ringraziamento e si ritrova in imbarazzo pensando alle origini della festa.
Cibo
Sempre nel film, April, Katie Holmes, si fa aiutare da una famiglia afro-americana sulla cucina del giorno del Ringraziamento. In fondo sono gli Afro-Americani che per oltre un secolo hanno cucinato nel giorno del Ringraziamento... chi meglio di loro per capire come gestire tutte le ricette?
Sull'aspetto valoriale del cibo in questa giornata, non mi dilungo: ogni occasione di festa, ogni riunione familiare è un momento di condivisione che incorpora anche la tavola e il cibo.
Da noi la stessa cosa accade a Natale.
Apriamo il capitolo del cosa si mangia per il Ringraziamento.
Certo, si mangia il tacchino! Senza discussione! E qui sotto poi vi metto la ricetta.
Ma oltre al tacchino ci sono due parti fondamentali:
I sides: insieme al l tacchino troviamo immancabile la salsa di mirtilli, lo stuffing , il ripieno, un composto di pane, cipolla, erbe e frutta secca, che viene cotto dentro o separatamente dal tacchino e il gravy, la salsa fatta con i liquidi derivanti dalla cottura del tacchino (ricetta del ripieno qui di seguito).
Accanto al tacchino, si trovano altri piatti salati. Tipicamente il cornbread, il purè di patate (spesso servito con il gravy, la salsa di tacchino) o la potato salad, le patate dolci in svariate forme, dalle candied yams, alla sweet potato casserole.
Immancabile anche un piatto di origine italiana, Mac&Cheese e un classico nella cultura Soul, i collard greens, che in Italia ho dovuto rivisitare utilizzando il cavolo nero al posto dei Collard.
Le pies: nelle case afro-americane sicuramente trovate la sweet potato pie mentre la pie più conosciuta anche fuori dagli Stati Uniti resta sicuramente la pumpkin pie. A chi piacciono noci e nocciole, non può poi mancare la pecan pie mentre per chi ama i classiconi all nonna Papera, sicuramente consiglio la apple pie.
Tacchino, re indiscusso
Ma il tacchino come è diventato il re indiscusso della tavola americana?
Nel 1863, in piena Guerra Civile, la scrittrice Sarah Josepha Hale, famosa anche per aver scritto "Mary Had a Little Lamb," convinse Abraham Lincoln a dichiarare il Ringraziamento festa nazionale. Spingeva affinché il tacchino, abbondante e perfetto per nutrire intere famiglie, fosse il piatto principale. E da allora, nessuno osò cambiare!
Oggi il tacchino non è solo un simbolo di abbondanza, ma anche protagonista di una tradizione unica: ogni anno, il presidente degli Stati Uniti “grazia” un tacchino che vivrà in una fattoria. È una celebrazione solenne per alcuni, un rituale simpatico per altri.
Ingredienti per il tacchino ripieno
Per il tacchino
1 Tacchino da 6-8Kg
Burro (circa 250 gr)
Aromi in abbondanza come salvia, timo e rosmarino per fare il brush del tacchino
Per il Ripieno ai Funghi e Salvia
2 cipolle grandi, tritate (circa 300 g)
2 coste di sedano, tritate (circa 150 g)
250 g di funghi freschi, affettati
115 g di burro (per soffriggere) + 250 gr di burro per la marinatura del tacchino
400 ml di brodo di pollo (1 lattina da 400 g)
30 g di prezzemolo fresco tritato
Aromi in abbondanza: salvia secca, timo, rosmarino
1 spicchio d’aglio
15 g di sale
1 cucchiaino di paprika
1/2 cucchiaino di pepe
Noci qb (opzionali)
400 g di cubetti di pane secco (preferibilmente)
Acqua calda (quanto basta)
60 g di burro fuso (per guarnire)
1 uovo
Procedimento per il tacchino ripieno
Per il tacchino:
Portare il tacchino a temperatura ambiente
Tritare in un minipimer gli aromi, salvia, rosmarino, timo in abbondanza con lo spicchio d’aglio
In una ciotola mescolare il burro a temperatura ambiente con gli aromi tritati
Massaggiare il tacchino con il composto di burro
Riempire il tacchino con il suo ripieno
Cuocere in forno a 165C per circa 3,5 ore – 4 ore bagnando ogni 30 minuti il tacchino, alternativamente con brodo di pollo e burro fuso
Per il ripieno del tacchino:
Tritare finemente cipolla e sedano
Scaldare il burro in una padealla capiente a quando interamente sciolto fare cuocere le cipolle, il sedano tritato e i funghi.
Durante la cottura insaporire con gli aromi, il prezzemolo tagliato e la paprika. Condire con sale e pepe e aspettare che tutte le verudre siano cotte.
Una volta cotte le verdure, bagnare con un mestolo di brodo di pollo (che serve anche per inumidire il tacchino durante la cottura)
Intanto tagliare il pane, preferibilmente secco. Trasferirlo in una ciotola grande e bagnarlo prima con un mestolo di brodo e poi utilizzare l’acqua per portare alla consistenza desiderata il pane (se lo preferite non troppo morbido basta un mestolo di brodo)
Aggiungere l’uovo sbattuto al pane e mescolare il tutto
Aggiungere infine le verdure, le noci e mescolare.
Mettere il ripieno o dentro il tacchino oppure dentro una teglia. In questo ultimo caso cuocere per circa 30 minuti a 180°C
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