
Ilaria Vitale
📍 Al Laboratorio di Antropologia del Cibo (LAC) – Milano
Collaboro con il Laboratorio di Antropologia del Cibo, un luogo dove il cibo è cultura, identità e condivisione.
Qui, la domenica per il brunch, propongo piatti che raccontano la cultura soul della mia famiglia acquisita che ha così cambiato il mio modo di mangiare, le contaminazioni e quella cucina dell’anima che porto sempre con me.
🏠 Eventi a domicilio, su richiesta
Se vuoi portare il soul a casa tua, organizzo cene private, merende per i bambini e momenti speciali, dove ogni piatto è una storia da condividere.
Comfort food, ricordi e sapori autentici, pensati su misura per grandi e piccini.
Le facce del Gusto
La mia storia e la mia cucina sono state selezionata a Settembre 2024 per rappresentare le facce de "Il Gusto".
"Ed è così che voglio vivere la cucina. Non voglio prigioni di identità, non voglio lotte di principio tra guanciale e pancetta, voglio la libertà di costruire qualcosa che magari prima non c’era, un sapore da capire, un gusto che prova a connettere. La cucina può essere la bravura nell’eseguire regole, ma anche un atto di creatività, e al tempo stesso di apertura verso l’altro, verso nuovi gusti, nuove idee, nuove avventure."
Il Soul su Rolling Stone!
Articolo interamente dedicato al soul, con focus sul food in una rivista di musica che il soul sa bene cosa sia!
Buonissimo racconta il pane in versione "soul"
Una presentazione unica: il pane Morato presentato ai giornalisti in versione Soul
Buone Notizie racconta le feste in versione comfort food
Infine, la chef ricorda che il comfort food è soprattutto condivisione: “Cucinare insieme, anche con i bambini, trasforma ogni preparazione in un’esperienza. Questo è il vero regalo del Natale: il tempo passato con chi amiamo.”

La mia cucina:
un viaggio tra Italia, America e soul food
Mentre gli altri bambini erano felici con il profumo del ragù bolognese della nonna, io sognavo i pancake.
Era la metà degli anni ’80, i pancake non si trovavano sugli scaffali dei supermercati, internet era solo un esperimento al CERN di Ginevra dove lavorava mio padre e la parola “blog” non esisteva ancora.
I pancake li avevo solo visti nei "Simpson", tradotti come “frittelle”.
Domeniche fitte di besciamella a Bologna, e poi, negli anni ’90, il sogno che diventa realtà: i barbecue nel back yard di un’altra casa, oltre oceano, e i pancake a colazione. Da lì in poi, la mia cucina non è mai stata solo un luogo di ricette, ma un posto affollato di storie e di luoghi.
Una cucina di radici miste

Sono nata in una famiglia italiana “mista”: emiliana da parte di mamma, con un pizzico di Austria, e del Sud da parte di papà. Il suo lavoro ci faceva viaggiare, e così i miei piatti hanno iniziato presto a mescolarsi con ingredienti e profumi lontani.
Un’adolescenza in Georgia, con “Georgia on my mind” come colonna sonora e il soul food nel piatto.
I vent’anni tra Africa e Guatemala, con mercati pieni di spezie, mani che cucinavano per strada e ingredienti riportati in valigia. Ogni viaggio è entrato in cucina senza chiedere permesso.
Una famiglia mista, una cucina senza confini
La mia storia personale non poteva che portarmi qui: a una famiglia “mista” anche lei. Quando ho incontrato il mio migliore amico di Augusta, Georgia, non sapevo che sarebbe diventato il papà di mio figlio Galileo. Lui è italo-afro-americano e insieme abbiamo unito altre radici, altre lingue, altri colori e persino altre fedi religiose.
La mia cucina riflette tutto questo. È fatta di attraversamenti, non di confini. Non è fusion nel senso “modaiolo” del termine: è intima, personale, a volte politica. È una cucina che osa mescolare senza paura, perché come diceva John Lennon: “i confini forse non esistono”.

Cosa faccio in cucina
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Uso il kamado da BBQ per dare un tocco affumicato a ricette italiane, senza snaturarle.
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Sperimento ricette classiche con ingredienti italiani o americani che diventano nuove chiavi di lettura.
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Creo piatti che sono pezzi della mia storia, intrecciati tra loro.
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Adatto le ricette nel rispetto della diversità, perché in famiglia convivono culture e religioni diverse.