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Trifle: la zuppa inglese... veramente inglese!

Tempo di preparazione (senza considerare la crema pasticcera): 30 minuti Serving: coppa per due persone


Trifle, la mia versione italo-americaneggiante della zuppa inglese!

L’amore — quello vero, quello complicato, quello che ti fa ridere e poi discutere su chi ha preso l’ultimo morso — probabilmente avrebbe la forma di un dolce a strati.

E se dovessi metterlo in carta nel mio ristorante ideale, lo chiamerei coppa dell’amore. Da servire solo ai tavoli da due, con un cucchiaio a testa e un po’ di spirito competitivo.


Questa ricetta nasce ispirandosi al trifle, un dessert inglese stratificato che nel tempo ha attraversato oceani e culture, trasformandosi: in Italia è diventato la zuppa inglese, negli Stati Uniti si è fatto largo nelle cucine del Sud, abbracciato dallo soul food come simbolo di festa, comfort e condivisione.

Io ho voluto dargli il mio tocco personale: frutta rossa di passioni giovanili, crema pasticcera vellutata, meringa alla cannella croccante (e un po’ litigarella), panna montata leggera e — perché no — un colpo di Zenzero Fabbri per tenere svegli i sensi.


Una ricetta pensata per due, il trifle zuppa inglese. Ma nessuno vieta di mangiarla da soli, cucchiaio dopo cucchiaio. L’amore, in fondo, comincia sempre da lì.

Trifle: la zuppa inglese, veramente inglese!
Trifle: la zuppa inglese, veramente inglese!

Ingredienti per il trifle, alias zuppa inglese!

  • 400 g di crema pasticcera

  • 250 ml di panna montata non zuccherata ù

  • 3 susine rossa a fettine sottili

  • 15 fragole tagliate

  • due manciate di lamponi

  • una manciata di ribes

  • qualche foglia di menta

  • 100 gr di meringhe sbriciolate (con un pizzico di cannella)

  • Zenzero Fabbri tagliato a fettine

  • mirtilli per decorare (opzionali)


Procedimento per il trifle, alias zuppa inglese!

  1. Preparare la macedonia di frutti rossi con lo Zenzero Fabbri: tagliare tutti i frutti a piccoli pezzettini, le fragole in fette sottili, i lamponi in due e le susine a piccoli quadratini. Il ribes basta toglierlo dal ramo. Aggiungere lo zenzero tagliato a fettine e due cucchiai di sciroppo alla curcuma e zenzero della confezione dello Zenzero Fabbri.

  2. Preparare le meringhe con una spruzzata di cannella - potete metterle in una busta di plastica e inserire un cucchiaino di cannella e agitare.

  3. Montare la panna senza zucchero.

  4. Preparare la crema pasticcera (o utilizzare un preparato)

  5. In una coppa da 750 ml comporre gli strati:

    1. macedonia di frutta rossa e Zenzero Fabbri

    2. crema pasticcera

    3. meringa alla cannella - qualcuna intera e le altre sbriciolate

    4. panna montata

    5. ancora macedonia

    6. decorare con ciuffetti di panna, meringhe, frutta fresca e Zenzero Fabbri.

  6. Servire subito per non perdere la croccantezza della meringa.


Trifle e zuppa inglese

Quando si parla di trifle, la traduzione automatica in italiano è spesso: “zuppa inglese”. Ma anche se i due dolci condividono la stessa idea di base — un dessert a strati servito al cucchiaio — hanno origini, strutture e spiriti molto diversi.


Il trifle: l’eleganza stratificata inglese

Il trifle nasce in Inghilterra nel tardo XVI secolo come dessert elegante da servire alla nobiltà. Le prime versioni erano composte da una crema aromatizzata (spesso con alcol), frutta e pezzi di sponge cake o biscotti imbevuti, il tutto assemblato a strati in una grande coppa di vetro per esaltarne l’aspetto visivo.

Con il tempo il trifle è diventato un classico delle tavole festive britanniche, soprattutto a Natale o durante le celebrazioni, mantenendo sempre:

  • un elemento soffice (pan di Spagna, savoiardi, sponge cake)

  • uno strato di frutta o confettura

  • crema pasticcera o crema inglese

  • panna montata

  • e talvolta gelatina (che nel mondo anglosassone non manca mai)

È un dolce scenografico, conviviale, e… altamente personalizzabile.


La zuppa inglese: l’interpretazione “calda” all’italiana

La zuppa inglese compare in Italia molto più tardi (XVIII-XIX secolo) e, nonostante il nome, non è una traduzione del trifle. Secondo la leggenda, fu creata a Ferrara o a Firenze per gli ospiti inglesi delle corti italiane. Da lì il nome.

Ma il carattere cambia radicalmente:la zuppa inglese è più strutturata, più “da forno” e tipicamente composta da:

  • savoiardi o pan di Spagna imbevuti di alchermes (quel liquore rosso brillante)

  • crema pasticcera (spesso anche in doppia versione: gialla e al cioccolato)

  • niente frutta fresca né panna montata

  • presentazione più rustica, familiare, spesso in pirofila

È un dolce da nonna, denso, intenso e legato alla tradizione domestica.


Il trifle diventa soul

Quando il trifle arriva negli Stati Uniti, trova nuova vita nelle cucine del Sud, inserendosi nel repertorio soul food e delle ricette da potluck (le tavolate condivise). Qui viene reinterpretato con:

  • banana pudding, pesche sciroppate o fragole

  • crema alla vaniglia

  • panna montata, meringhe o crumble

  • e talvolta biscotti come i vanilla wafers

Il trifle americano è spesso più “easy”, più comfort, ma conserva quella natura stratificata e conviviale che lo rende perfetto per i momenti da condividere.

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