Donne rurali: quando il lavoro é poesia
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Donne rurali: quando il lavoro é poesia

Il 15 ottobre è la Giornata Internazionale delle Donne Rurali: ne ho scoperto il significato insieme a Francesca e Marta, imprenditrici dell'azienda agricola Le nocciole di Greta


Quando ho visto i prodotti di Le nocciole di Greta (https://www.lenoccioledigreta.it/), ho capito che c'era una storia speciale che volevo conoscere. Sono andata ad incontrare Francesca e Marta a Bascapé, in provincia di Pavia e camminando nel loro noccioleto di un ettaro e 400 piante ho vissuto una magica sensazione di scoperta.



L'agricoltura: un mondo sconosciuto e di altri tempi

In Italia il 75% dei cittadini vive in città, quindi il centro nevralgico del cibo per la maggior parte delle persone è il supermercato. Conosciamo (forse) i prodotti finiti, sappiamo qualcosa dei processi industriali, ma sulla produzione agricola si sa poco.

Il noccioleto di Le nocciole di Greta è stato piantato nel 2014: 400 semini che hanno impiegato 4 anni per cominciare a produrre le prime nocciole. Nel 2022, dopo 8 anni, di nocciole se ne producono 12 quintali e il noccioleto si appresta ad arrivare alla sua massima resa dopo 10-12 anni di cure, quindi nel 2026.

E a 12 quintali non ci arriva semplicemente guardando le piante: ogni pianta ha il suo "dottore", l'agronomo, che l'azienda agricola incontra almeno una volta a stagione. Ogni pianta va nutrita e dissetata, specie se arriva un'estate come quella del 2022 che ha messo in ginocchio tutti e tutto. E il nutrimento viene scelto accuratamente e spesso anche preparato direttamente dal campo, a partire dalle foglie che cadono o dai gusci della raccolta precedente (perché nulla si butta, tutto è all'insegna della sostenibilità). Ogni pianta deve rifarsi il look ogni anno, quindi la potatura. Ogni pianta va protetta dalle cimici.

"L'unico momento in cui forse si possono guardare le piante è Dicembre - dice Francesca - per il resto c'è sempre qualcosa da fare!"

Quanti progetti nelle grandi aziende dopo 6 mesi dalla partenza sono considerati finiti e/o falliti se non hanno ancora prodotto frutti?

In agricoltura c'è un modo diverso di guardare al futuro e al tempo: le piante possono non produrre per anni, ma ogni giorno è comunque necessario avere cura di loro.

L'agricoltura e le donne

In Italia ci sono oltre 200.000 aziende agricole guidate da un'imprenditrice: quasi 1 su 3 aziende agricole è guidata da una donna, mentre nell'industria siamo a 1 su 10 (approfondisci qui).

Mentre Francesca e Marta mi parlavano della loro attività, mi sono segnata queste frasi: "privilegiamo le scelte più sostenibili", "facciamo rete con altre donne in settori diversi per il packaging, la comunicazione, etc", "crediamo nei momenti di condivisione con le scuole e le famiglie".

Entrambe, prima del 2014 quando furono piantati i 400 semi di noccioli, avevano un altro lavoro tipicamente cittadino che hanno deciso di lasciare.

Tutto questo per dire che la sensazione che ho avuto è che per Francesca e Marta lavorare al noccioleto non sia solo una questione di business, ma molto di più: ho sentito una presenza forte dell'idea di famiglia, una capacità di creare e investire sulla comunità circostante, la capacità di creare un network fra donne, la voglia di produrre qualcosa di buono, genuino, l'interesse di comunicare l'amore per la terra e per le nocciole ai bambini e alle famiglie.




I sapori del campo

E dopo il lavoro del campo, comincia l'artigianato. Una volta raccolte le nocciole, queste vengono conservate in sacchetti di juta fino al momento dell'operazione di sgusciatura, fatta con l'ausilio di una macchina artigianale, la sbucciatrice. Francesca e Marta gestiscono poi un laboratorio dove, con il supporto di un Maître Chocolatier, producono e confezionano alcuni dei prodotti destinati alla vendita.

Ho potuto assistere alla produzione delle nocciole ricoperte di cioccolato bianco alla polvere di lampone (meravigliose, il lampone con la sua acidità rinfresca la cioccolata in un equilibrio perfetto) e ho potuto assaggiare le barrette di cioccolata alla nocciola appena fatte. Sapori che restano nel palato e nel cuore.

Ma soprattutto ho assaggiato la nocciola, in purezza, la Tonda Gentile Trilobata raccolta da due settimane: croccantezza scricchiolata, dolcezza, burro, una piccola nota di amaro. Mi è sembrato di aver assaggiato la nocciola per la prima volta nella mia vita.

Francesca mi ha spiegato che le nocciole che compriamo sono della raccolta di circa un anno prima. Per questo alcuni sapori o caratteristiche sono depotenziate nel prodotto industriale.

I sapori del campo sono altri sapori.


Greta

Questo è stata la mia prima visita ad un noccioleto e sono felice di essere partita da quello di Greta.

E probabilmente è la stessa Greta a rendere questo posto così magico.

Penso che Greta, la bimba di Francesca, guardi da lassù il noccioleto e sia all'opera per mettere dentro ognuna di quelle piccole palline una poesia.

Mamma e zia lo sanno e non vedono l'ora di portare quelle poesie a tutti noi.





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