Quando il soul food incontra il barbecue (e non solo)
- Ilaria Vitale
- 5 ago
- Tempo di lettura: 3 min
Barbecue... soul food: mi buttol
Per chi è abituato alla cucina , il mondo del barbecue può sembrare distante.
Come se la cucina "di fuoco" fosse una categoria a parte, con le sue regole, i suoi strumenti e persino il suo linguaggio. A volte ci ritroviamo su binari paralleli: chi impasta il pane, chi fa risotti, chi cuoce sul kamado, chi fa brasati, chi accende la brace.
Ma la verità? Cucinare è cucinare, sempre. Cambiano i mezzi, non lo spirito.
Tutti vogliamo la stessa cosa: creare sapore, emozione, condivisione.
Nel mio percorso ho incontrato persone che cucinano in modo molto diverso, uno dall'altro: c’è chi cucina gourmet , chi fa BBQ low & slow da anni, chi lavora con la fiamma viva, chi usa il Big Green Egg come forno e affumicatore. E sai cosa ho capito?
Che non serve scegliere. Anzi, è proprio negli incroci che nasce qualcosa di nuovo.
E allora sì: mi butto nel barbecue, ma a modo mio, un barbecue soul food.
Non per cambiare stile, ma per allargare il campo di gioco, per raccontare la cucina soul non solo dai fornelli, ma anche dalla brace. Per cuocere piano, col fuoco giusto, e con le mani sporche di spezie e storie.

Barbecue e Soul Food
Il barbecue non è solo una tecnica di cottura. È un linguaggio. Un rito collettivo. Per me è un altro tassello che mi unisce al soul food e alla memoria.
Il barbecue infatti è una tecnica di cucina nativa americana, si dice la sua "nascita" per il nuovo mondo avvenga in Virginia e poi si diffonde insieme alla schiavitù.
Questo perché il barbecue tradizionale richiedeva molto lavoro.
Adrian Miller, racconta che il metodo “old school” prevedeva: trovare uno spiazzo, scavare una trincea profonda un paio di piedi, larga alcuni piedi; tagliare la legna e bruciarla per ottenere braci; poi si prendevano gli animali, li si macellava, e si iniziava la cottura. Una persona si occupava di mantenere un fuoco separato per aggiungere braci; un’altra spennellava la carne con aceto e peperoncino; un’altra preparava i contorni; qualcun altro si occupava della musica. Alla fine, c’era chi serviva tutto.
E chi faceva questo lavoro? Nel Sud degli Stati Uniti, i lavori duri li facevano gli schiavi. Ecco perché verso la fine del XIX secolo, “Blackness” e barbecue erano ormai legati in modo indissolubile.
E quando ho acceso per la prima volta il mio barbecue ho sentito una connessione pazzesca con un mondo che oggi sembra non appartenerci più.
Ho acceso il fuoco. Ho cucinato con il fuoco.
Dietro questa frase c'è un mondo, un passato.
Miller continua raccontando che oltre a essere momenti conviviali, i barbecue erano occasioni per organizzare rivolte. Anche dopo l’emancipazione, i barbecue restarono un mezzo per mobilitare le persone. Si organizzavano barbecue per far uscire le persone di colore a votare.
E poi diventarono un lavoro: usciti dalla schiavitù, gli afro-americani si trovarono con una competenze molto richiesta e redditizia. Gli afroamericani venivano richiesti un po' ovunque, diligenze, battelli, treni per cucinare barbecue in ogni parte degli Stati Uniti dove ci fosse voglia di sapori del Sud.
Furono gli afro-americani a insegnare ai cuochi bianchi, e poi... McDonald’s iniziò come un ristorante di barbecue in California negli anni ’50.
Ad oggi quando in Italia si pensa al barbecue, si immaginano i cowboy... ma c'è un pezzo di storia che vale la pena ritrovare.
Barbecue, Soul Food e il mio Big Green Egg
Il Big Green Egg è una griglia — anzi, la griglia — ma è anche un forno, un affumicatore, una macchina perfetta per la cottura low & slow tipica del soul food.
È come se fosse nato per cuocere lentamente le ribs, il brisket, o uno stufato di fagioli fumé che sa di Sud.
Ma la vera sorpresa è stata scoprire quanto il Big Green Egg vada molto oltre la carne.
Il Bi Green Egg è a tutti gli effetti un forno, per cuocere chissà quante cose... sono partita da dei brownies, chissà dove arriveremo.
E così, è iniziata la mia nuova avventura: unire la mia identità culinaria italo-americana con un mezzo che ne rappresenta l’anima più autentica.Il barbecue è soul, e il Big Green Egg è il suo alleato migliore.
Da oggi, sul mio blog e sui miei social, racconterò questo viaggio tra griglia e forno, carne e pane, brace e anima. Perché la cucina soul non è mai solo un piatto, è sempre una storia.







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